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Tricologia

Fisiologia e patologia della caduta dei capelli
Un aumento dei capelli che cadono, in particolare nelle stagioni della primavera e dell'autunno, non deve far pensare a nulla di patologico e quindi destare preoccupazione, fino a che la quantità di capelli in caduta sia proporzionata alla loro densità abituale.
Maggiori Info: Tricologia
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Esame del capello
Si può iniziare a pensare di essere di fronte a una anomalia nella caduta di capelli quando la quantità dei capelli in fase di caduta è visibilmente maggiore rispetto alla quantità dei capelli in fase di crescita.
Spesso capita che questa caduta di capelli anomala sia causata da fattori temporanei - che possono essere ambientali, oppure legati a stress e cattiva alimentazione - ma se ci si rende conto che la perdita va ben oltre un tempo limitato, è bene andare alla ricerca di cause più profonde.
Salvo situazioni in cui i problemi di perdita dei capelli siano dovuti a cause mediche accertate con esami clinici, fare un esame del capello, si rivela utile per scoprire la presenza di anomalie del cuoio capelluto (come per esempio forfora o seborrea) che influenzino la salute e la caduta dei capelli e, di conseguenza, può essere importante per dare indicazioni su come agire con trattamenti localizzati che riportino la caduta ai limiti fisiologici. -
Conoscere la caduta dei capelli e prevenirla
La natura delle diverse modalità di caduta dei capelli non è semplice da identificare: può essere diversa in base alle zone del cuoio capelluto che colpisce e alle cause che l'hanno scatenata.
Si distinguono dunque varie tipologie di caduta di capelli, ognuna delle quali ha un diverso grado di gravità, cause differenti e rimedi specifici. Nel genere maschile e femminile, la caduta dei capelli avviene in modi diversi: la stempiatura è tipica della perdita e nel diradamento dei capelli nell'uomo, mentre nella donna il diradamento avviene con più frequenza su tutto il cuoio capelluto.
• L'alopecia può essere reversibile (temporanea) o permanente, con morte dei follicoli piliferi (cicatriziale)
• Quando la caduta dei capelli, seppur anomala, risulta reversibile, si parla di telogen effluvium
• Quando i capelli cadono in maniera più abbondante ma fisiologica in primavera o autunno siamo di fronte a una caduta dei capelli stagionale
• Sono sempre di più le persone molto giovani che vengono colpite da calvizie precoce, rendendo il fenomeno della caduta capelli giovanile davvero molto diffuso
• La perdita di capelli può essere fonte di problemi psicologici, che possono arrivare a causare depressione
• Tra le possibili cause di caduta dei capelli possiamo annoverare anche il prurito al cuoio capelluto, quando questo è seguito da particolari patologie
• La caduta dei capelli maschile si valuta con la Scala Hamilton-Norwood, che misura la progressiva stempiatura e il diradamento
• La caduta dei capelli femminile si valuta con la Scala Ludwig, che misura il diradamento
• Quando la caduta dei capelli è ereditaria e legata all’ormone maschile, si parla di alopecia androgenetica
• Se la perdita dei capelli è causata dal sebo in eccesso che si deposita sul cuoio capelluto, siamo di fronte all'alopecia seborroica
• Forti e prolungati periodi di stress possono destabilizzare anche i capelli, causando una vera e propria alopecia da stress (psicogena)
• Forti e prolungati periodi di stress possono destabilizzare anche i capelli, causando una vera e propria alopecia da stress (psicogena)
Intervenire con i rimedi giusti e nei tempi corretti è fondamentale per risolvere (o comunque limitare) le conseguenze della caduta dei capelli. Esistono soluzioni e trattamenti di diverso grado, che vanno dai rimedi estetici di infoltimento alle cure farmacologiche, fino ai prodotti e trattamenti tricologici che sono a base di: lozioni con minoxidil al 2-5%, finasteride cps 1 mg al di, nutriceutici per os (vitamine complesso B , PP, melatonina aminoacidi e oligoelementi ), iniezioni periodiche di PRP. -
Caduta dei capelli stagionale
Con il termine di caduta stagionale dei capelli si intende l'aumento di caduta dei capelli durante il periodo primaverile (mesi di aprile e maggio) il periodo autunnale (mesi da settembre a novembre).
Questa evenienza colpisce entrambi i sessi in ugual misura. Le cause che comportano la caduta stagionale dei capelli non sono ancora state del tutto chiarite. Possiamo riconoscere tre diverse origini:
1) molti studiosi di tricologia ne riconoscono una eredità genetica connessa con il processo stagionale di muta del pelo caratteristico dei mammiferi;
2) altri studiosi, invece, ritengono che esso sia dovuto alla variazione del rapporto fra ore di luce e ore di buio che, influenzando l'equilibrio ormonale, causerebbe la caduta di capelli;
3) altri tricologi, infine, danno una spiegazione più legata a fattori di tipo psico-sociologico del fenomeno associando l'aumento della caduta dei capelli al ritorno alla vita inquinata di città dopo il periodo di vacanza estivo, caratterizzata dallo stress, dal ritorno al lavoro, dai ritmi frenetici di vita e dalla presenza dall'inquinamento atmosferico.
Inoltre possiamo affermare che ci sono degli studi scientifici dichiarano di aver trovato la causa della caduta dei capelli stagionale. Considerando che qualsiasi insulto o beneficio al livello del cuoio capelluto si traduce, dopo 3 mesi, in una caduta o in un miglioramento, per quanto riguarda la caduta autunnale si fa riferimento al troppo sole preso in testa nei caldi mesi estivi ( i raggi solari fanno accumulare i radicali liberi che danneggiano i bulbi dei capelli e sono quindi responsabili della caduta dopo circa 3 mesi, quindi in autunno); per la caduta primaverile invece si pensa al troppo freddo preso in testa in inverno che determinando una vasocostrizione a livello del cuoio capelluto danneggia i bulbi dei capelli determinando una caduta dopo circa 3 mesi, quindi in primavera.
Indipendentemente dalla causa della caduta stagionale dei capelli il suo aumento nel periodo primaverile e autunnale si considera come un fenomeno fisiologico di ricambio naturale. È risaputo che i capelli degli esseri umani possiedono un ciclo di ricrescita che può durare tra i due e i sei anni (quest’ ultimo valore riscontrato nelle donne). I capelli infatti si rinnovano circa una ventina di volte nell'arco di tutta la vita. Ciò vuol dire che ogni capello cade e ricresce circa venti volte prima di morire definitivamente in seguito alla senescenza del follicolo pilifero.
Il periodo primaverile e quello autunnale non fanno altro che accelerare, a causa del cambiamento di clima, il ciclo di vita proprio dei capelli ed il loro fisiologico rinnovamento. A seguito di quanto detto occorre quindi fare una distinzione tra perdita di capelli stagionale e perdita dei capelli anomalo patologica. Per la maggior parte della gente perdere i capelli è una condizione vissuta con ansia e depressione. Tutto ciò nei periodi primaverile e autunnale è naturale che avvenga. In tali stagioni persino nelle persone che hanno folte chiome, la caduta dei capelli può superare di gran lunga i cento capelli al giorno. In questi casi a cadere sono solo i capelli in fase telogen, cioè quelli che sono giunti oramai alla fine del loro ciclo di ricrescita. Infatti i loro follicoli stanno già lavorando per produrre già nuovi capelli.
Ci sono anche quei casi clinici, però, in cui il naturale incremento di caduta stagionale nasconde un reale problema di ricrescita dei capelli, rendendo così difficile distinguere fra caduta normale e caduta anomala dei capelli. Durante il periodo autunnale infatti il rinnovarsi di tensioni psico-fisiche dovute dall'inizio dell'anno lavorativo si ripercuote sulla salute dei capelli. Se tale stress si inserisce in una situazione di capelli già deboli il rischio che si attivi un processo di caduta eccessivo e anormale di capelli risulta essere molto alto.
Ci sono anche dei segnali che fanno capire che perdita dei capelli ha caratteristiche patologiche come la presenza di prurito e dolore al cuoio capelluto. Da notare che spesso nei mesi in cui la caduta aumenta in molte persone si assiste a un aumento di perdita di capelli già preesistente.
In queste situazioni è sempre necessario rivolgersi al tricologo che studiando il singolo caso determinerà le cause responsabili della caduta eccessiva e stabilirà una corretta terapia per porvi rimedio. -
Caduta capelli per stress
Anche se al giorno d'oggi non ci sono prove sperimentali che attestino la perdita di capelli per stress, molti pazienti lamentano spesso questa situazione. L'alopecia psicogena altro non è che un disturbo di origine psicosomatica determinato dallo stress e dalle tensioni nervose. La caduta di capelli per stress si differenzia nettamente rispetto all'alopecia da tricotillomania, che pur avendo cause di tipo psicologico, è un disturbo del comportamento e quindi non di origine psicosomatica. Recenti studi hanno messo in evidenza che un carico importante e ripetuto di stress induce sia l'ipotalamo che l'ipofisi al rilascio di ormoni corticotropi che entrano in circolo raggiungendo i cheratinociti, i fibroblasti, le cellule immunitarie e i sebociti, cellule deputate nella crescita del capello.
Ogni stress o evento stressante, sia di natura endogena (interna) che di natura esogena (esterna), comporta una reazione di tipo psicologico e di tipo fisico che si manifesta con la caduta dei capelli. L'alopecia da stress nelle donne si manifesta con il diradamento dei capelli a livello di tutto il cuoio capelluto e soprattutto nell'area centrale che collega l'attaccatura frontale al vertice della testa. Invece l'alopecia da stress negli uomini, oltre a un diradamento che interessa tutto il cuoio capelluto, si caratterizza per la stempiatura che procede con velocità con il persistere o l'aggravarsi dei fattori che l'hanno determinata.
La sintomatologia dell'alopecia da stress (sia quella femminile che quella maschile) si confonde spesso con quella dell'alopecia androgenetica. Quest'ultima si esclude solo quando si dimostra che il paziente esaminato non ha ereditarietà nei riguardi di questa patologia. Anche la diagnosi differenziale tra l'alopecia seborroica e quella da stress non è semplice. In entrambe si evidenzia una produzione eccessiva di sebo, ma mentre nell'alopecia seborroica la seborrea è causa diretta della caduta di capelli, nell'alopecia da stress la seborrea, se presente, rappresenta una causa indiretta provocata dallo stress.
I sintomi presenti nell'alopecia psicogena sono: perdita di capelli, seborrea o ipersecrezione sebacea, dermatite seborroica, prurito a livello di tutto il cuoio capelluto, tricodinia. Importante terapia nei casi di alopecia da stress è quello di eliminare ogni fonte di stress che causa la perdita dei capelli mediante: l'allontanamento se la causa è esterna o mediante la psicoterapia se la fonte è un disagio interiore.
I sintomi presenti nell'alopecia psicogena sono: perdita di capelli, seborrea o ipersecrezione sebacea, dermatite seborroica, prurito a livello di tutto il cuoio capelluto, tricodinia. Importante terapia nei casi di alopecia da stress è quello di eliminare ogni fonte di stress che causa la perdita dei capelli mediante: l'allontanamento se la causa è esterna o mediante la psicoterapia se la fonte è un disagio interiore.
Oltre che con il cercare di ridurre o bloccare le cause di tipo psicologico che danno lo stress si possono prescrivere terapie e cure mediche e tricologiche anticaduta che contrastino i sintomi e le cause indirette. Terapie per esempio contro la seborrea servono a ridurre tali secrezioni che altrimenti ostruirebbero i bulbi piliferi favorendo la caduta dei capelli. Molto utile per la ricrescita dei capelli risultano essere le terapie laser e a raggi infrarossi per i capelli. Esse hanno la funzione di stimolare il follicolo pilifero agevolando il passaggio delle sostanze nutritive dai bulbi piliferi ai capelli rinforzandoli e proteggendoli così dalla caduta precoce. Importante in ogni caso risulta essere la visita tricologica, l'esame del capello e il tricogramma.